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17 Dicembre 2019
Come puoi salvare la tua impresa grazie all’essential marketing
Livello di presenza mentale
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Oggi ti spiego perché noi come bensai ce l’abbiamo tanto con l’essential marketing. Perché vista così sembra tanto una cosa zen e zen fa rima con strano e strano sfuma in tonalità preoccupanti di inutile, se non dannoso.
E per riuscire a concretizzare una nuova declinazione del marketing quale modo migliore se non un esempio reale?
Io ho un cane e, come tutti i professionisti, ho bisogno di un dog sitter che curi il mio amico quando non posso riservargli il tempo che merita.
Ferma il dito!
Aspetta a cambiare pagina. Lo so cosa stai pensando: “io sono il CEO di una multinazionale e questo mi viene a parlare di cani e del suo dog sitter?!”
Allora ecco alcuni veloci dati sul mondo pet per un’idea corretta di questo business:
in Italia ci sono 60 milioni di animali domestici (1 per ogni Italiano)
circa 7 milioni di cani
nel 2016, il solo mercato dell’alimentazione cani e gatti in Italia ha sviluppato un giro d’affari di € 1.971.000.000 (proprio così: poco meno di duemila milioni di euro). *
Capisci come un dog sitter può ambire a una fetta di business decisamente più cospicua di un laureato in scienze delle comunicazioni.
Torniamo al mio dog sitter: le premesse sono eccezionali. Inizia l’attività mosso dalla passione e dall’amore per i cani (ne ha due) è preparato (con tanto di brevetto) e i suoi prezzi rispecchiano la sua offerta.
Parte talmente bene che non ha bisogno di pubblicizzarsi: gli basta il passaparola.
Poi – come accade agli imprenditori che perdono di vista il lato essenziale del loro business – sbaglia una mossa strategica: decide di eliminare il servizio di pensione durante il week end.
Risultato? Crollo del numero di clienti del 70% in un solo bimestre.
Anche i clienti che avrebbero potuto lasciargli i cani durante la settimana lavorativa, per comodità, decidono di dirottare tutte le loro esigenze su altri competitors.
Ne abbiamo parlato e lui ha deciso di alzare i prezzi per investire in pubblicità on-line, creare un sito e sponsorizzarsi sui social.
Continua a sbagliare, ignorando il lato essenziale del suo business: il servizio.
Il suo servizio è semplice: ogni volta che non potrai prenderti cura del tuo amico ci sarò io. Hai notato il grassetto? Ogni volta.
Tutte le altre caratteristiche (la sua passione, la preparazione, la struttura) sono importanti ma non essenziali.
I siti internet, i social, le sponsorizzate non serviranno perché porteranno solo altri utenti pronti a defilarsi appena scovato un servizio completo di gestione del loro tempo.
Il lato essenziale del suo business è la gestione del tempo e finché non tornerà a centrare la sua offerta, ogni sforzo condurrà a risultati mediocri aggravati dall’impegno economico.
Ecco cosa intendiamo noi della bensai per “essential marketing”: la ricerca del primo, unico e assolutamente indispensabile motore del proprio business.
Finché non c’è chiarezza ogni mossa è inutile.
Vuoi scoprire anche tu qual è il lato essenziale della tua impresa? Allora hai tre alternative:
proponi la tua idea qui sotto nei commenti
scrivicela in privato
incontraci per parlarne di persona
Investirai nient’altro che il tuo tempo e verrai ricambiato dal nostro impegno perché noi risponderemo a tutti.
Have an essential day